Nel 1155 Federico I di Hohenstaufen, Duca di Svevia, Re di Germania e d’Italia, detto il Barbarossa, l’uomo più potente del tempo, si mise in marcia verso Roma per ricevere la corona del Sacro Romano Impero dalle mani del Papa. Vicino a Siena, precisamente a San Quirico d’Orcia, entrato all’interno del borgo fortificato,
“dopo lungo e faticoso cavalcare”
incontrò i cardinali inviati da Adriano IV, che stipularono con lui un accordo: sarebbe stato incoronato Imperatore se avesse catturato Arnaldo da Brescia, un eretico, che venne prontamente consegnato dall’esercito del Barbarossa alla curia romana. Così Federico I di Svevia poté proseguire per Roma dove fu incoronato il 18 giugno 1155. Negli stessi giorni il predicatore contrario alle eccessive ricchezze del clero, venne condannato dal tribunale ecclesiastico all’impiccagione, ed il suo corpo fu arso al rogo mentre le sue ceneri furono sparse nel Tevere, per eliminarne ogni traccia terrena.
Il Barbarossa, in ricordo di questo evento, decise di elevare San Quirico e le sue terre a Vicariato Imperiale, un ruolo politico-amministrativo che mantenne anche sotto la Repubblica di Siena, fino alla sua caduta.
San Quirico continua ad omaggiare l’imperatore e anche quest’anno si celebra, nella cinquantaquattresima edizione, la Festa del Barbarossa.
La rievocazione, una vera e propria ricostruzione teatrale, sarà ambientata nei luoghi più suggestivi del suo centro storico, facendo rivivere l’Imperatore Barbarossa e i cardinali, assieme alle autorità civili e religiose della San Quirico del tempo, i nobili, il popolo, e gli eserciti. Allo stesso tempo i quattro quartieri (Borgo, Canneti, Castello e Prato) si sfideranno in competizioni di tiro con l’arco e tra alfieri, per vincere le Brocche dell’Imperatore.
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