Si narra che Francesco di Marco Datini, noto mercante pratese per aver inventato la cambiale, si recò – all’inizio della propria carriera di mercante – alle isole Canarie.
Sceso dalla propria nave fu invitato a corte dal Re locale e a palazzo prese parte a un grande banchetto.
Insieme a Francesco vi erano tanti altri commensali, ma durante le portate, frotte di topi si facevano avanti da ogni parte per mangiare il cibo per gli ospiti.
La piaga dei topi era sempre presente a palazzo a ogni pasto. Allora Francesco, con mente astuta, non se lo fece ripetere due volte, lasciò il Re e se ne andò alla propria nave per prendere una gatta che era a bordo.
Portato l’animale a palazzo ne fece dono al sovrano e, subito, la gatta iniziò a cacciare i topi, facendone strage.
Il Re contento di quella trovata ripagò Datini con una quantità favolosa di gioielli.
Ripartito per Prato, l’anno dopo tornò all’isola, ma questa volta portando un gatto maschio per fare una coppia che generasse altri gatti.
Il Re prese il gatto maschio e, nuovamente contento, raddoppiò il premio dell’anno precedente per Francesco.
Così si dice avviò la fortuna del Datini.