La Mille Miglia non è una semplice corsa… il percorso tocca circa duecento comuni, raduna centinaia di migliaia di persone lungo le strade d’Italia, è un tuffo nel passato, un immersione nei nostri più paesaggi più belli.
Tutto avviene in un lungo e incredibile week-end di maggio. Una corsa senza tempo, un sogno che corre lungo le strade del Belpaese: 451 vetture d’altri tempi, partono da Brescia, pronte ad affrontare il lungo percorso: ogni minuto, una partenza. La regola è molto semplice: possono partecipare tutte le auto che abbiano corso almeno una volta nell’edizione storica.
Attraversando la pianura padana da Brescia, la marcia si ferma a a Padova per la notte, poi via…punta verso la costa adriatica, ed arrivati ad Ancona, si rivolge verso l’interno… Macerata, Teramo, L’Aquila, e finalmente Roma! Si dice che chi arriva prima a Roma, difficilmente riesca a vincere la corsa. Rifornimento: bevono motori e uomini, prosciugati dai chilometri. La risalita è la parte più delicata della gara, quella dove piloti e automobili devono dare il meglio: l’Appennino tosco-emiliano gli aspetta. L’indomani dopo essere passati da Pisa, Volterra e Lucca, il mitico Passo della Raticosa e l’imponente Passo della Futa si offrono al passaggio dei vetusti bolidi. Qui arrivano solo i superstiti di una durissima selezione… il boato sordo del motore si allontana dietro all’ennesima curva in salita, ogni modello cattura l’attenzione del pubblico…il ricordo riaffiora: dalla macchina celebre per la sua velocità e bellezza, all’auto che possedeva sessant’anni fa il vostro vicino di casa. Personaggi famosi, con indosso casco in pelle, occhialoni e guanti sfrecciano sotto gli occhi curiosi della folla, che cerca di riconoscere nella lista dei piloti qualche celebrità al volante, o magari la propria compagna di viaggio, con al collo un foulard colorato. Giunti a Bologna, rimane l’ultimo giorno di bagarre fino al traguardo finale.
La prima Mille Miglia si svolge l’8 gennaio 1927, e da quel giorno, il marchio con la Freccia Rossa resta proprietà dell’Automobile Club di Brescia… un antico motto sosteneva infatti che nelle vene dei bresciani scorra benzina al posto del sangue. La Mille Miglia era una gara di velocità sulla lunga distanza. Le scuderie più importanti gareggiavano con le automobili più moderne e veloci, i piloti più forti si rincorrevano a velocità sorprendenti per aggiudicarsi la Coppa: campioni come Tazio Nuvolari, Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio hanno scritto il loro nome nella storia.
Il successo delle prime edizioni fu clamoroso ed inaspettato, andando oltre le previsioni, tanto da superare le molte perplessità di chi considerava la Mille Miglia pura follia, chiedendone la sospensione. I concorrenti della prima edizione partirono soltanto con il necessario per un pernottamento, non potendo ipotizzare quanto sarebbe durato un viaggio su strade per lo più sterrate.
Celebri gli episodi legati a Nuvolari: nel 1930 vince davanti a Varzi, superandolo all’alba dopo averlo tallonato tutta la notte a fari spenti, perché quello non si accorgesse di averlo dietro.
Nel dopoguerra il duello ha gli stessi protagonisti. Nuvolari si reca in città per assistere alle verifiche della Mille Miglia. In Piazza della Vittoria incontra Enzo Ferrari: dopo un breve colloquio, questi gli offre una macchina. Senza aver mai provato la vettura, il mantovano volante balza subito in testa. Dopo un incidente, è costretto ad eliminare il cofano della sua 166. A motore scoperto, a Bologna è sempre primo ma Ferrari, avendo constatato quanto pilota e mezzo siano provati, gli implora di ritirarsi. Tazio, incurante, riparte con tutta l’Italia, incollata davanti alla radio, che lo spinge avanti. Ma a Reggio Emilia cede di schianto una balestra: per la seconda volta, Nuvolari sarà considerato il vincitore morale della Mille Miglia.
Corre se piove, corre dentro al sole
Tre più tre per lui fa sempre sette
Con l’ “alfa” rossa fa quello che vuole
dentro al fuoco di cento saette!
Lucio Dalla
A quel tempo le auto venivano tinte del colore della propria casa costruttrice: blu le francesi, rosse le italiane, verdi le inglesi e argento le tedesche, in cui la Ferrari e l’Alfa assumono il loro colore distintivo.
L’ultima edizione storica delle Mille Miglia si è corsa nel 1957, il cui vincitore ebbe una media di ben 152 chilometri orari; a questa velocità la strada è un filo e gli alberi diventano siepi… La Mille Miglia oggi è il passato che incontra il presente, in un rito che resterà immortale.
La corsa più bella del mondo
Enzo Ferrari